Dalla decisione di non intervenire sul mercato a quella di esonerare Gaetano Auteri, per affidare la panchina del Benevento a Michele Pazienza. Il direttore tecnico Marcello Carli ha provato a chiarire tutti i temi delle ultime intense settimane vissute in casa Strega.

“L’allenatore quando abbiamo deciso questa scelta con il presidente l’abbiamo messo dentro. I giocatori li sceglie la società, non l’allenatore. Abbiamo avuto un colloquio con il nuovo mister, non l’abbiamo presentato non per vergogna ma perché era una settimana complicata. Abbiamo deciso, ed è mia responsabilità, che questo era un gruppo che nelle prime 15 partite ha fatto il primo posto in assoluto e nelle ultime 10 il tredicesimo. Abbiamo perso 12 punti dal Cerignola, dalla Juventus forse di più. Ci siamo trovati in una situazione che non pensavamo. Se questa squadra non fa lo step il campionato non lo vince. Siamo partiti con poche difficoltà e poi sono andati in difficoltà, mi sarei aspettato il contrario. Mercato? La responsabilità è mia. Il presidente non mi ha detto che il mercato non si fa, ha detto che se c’era necessità avrebbe dato una mano, come lo scorso anno. Con Auteri ho una ferita aperta, sono io il dispiaciuto. L’anno scorso avevamo difficoltà, sono arrivati Nardi, Lanini e Starita, tre operazioni importanti. Quest’anno non è che non si è rinforzata la squadra, siamo stati i primi a prendere Lamesta e Manconi, poi via via tutti gli altri. E reintegrato Viviani e Acampora perché nell’evoluzione del mercato sono rimasti. Devo vedere anche il futuro del club. Il presidente vuole fare un programma, abbiamo 5-6 giocatori che hanno un impatto”.

SULL’ESONERO DI AUTERI – “Ho un rapporto solo con una persona, che è la proprietà. Quella dell’esonero è stata una scelta dolorosa, il presidente lo può dire. Una scelta perché vedevamo una squadra incanalata in una situazione con difficoltà nel venirne fuori. Una scelta stradolorosa, Auteri ci ha ridato qualcosa di importante come il Benevento al mister. Lui ci ha dato tanto, è venuto anche lui in un momento difficile della sua carriera. Si è cambiato anche perché pensavamo ci fosse sul mercato un allenatore che ci piaceva. Quando presi Andreoletti nei giovani da prendere c’era Pazienza per il presidente e Andreoletti per me, l’avevo seguito di più. Era un nome di un allenatore giovane e con ambizione, ciò che serve ora a questa squadra. Mercato? Siamo gli unici a non aver fatto movimenti, passerò da stupido, da co***ne a fine anno. Sia io che i ragazzi non abbiamo più alibi, o dimostriamo di poter andare in giro a testa alta o è finita. Poi si può ragionare se si prendeva un centravanti e faceva 30 gol, ma la realtà è questa. Si tratta di una scelta strategica, condivisibile? Ma non è una scelta per tirare i remi in barca. Vogliamo far crescere il club”.

SUL MERCATO – “Abbiamo cercato un difensore per la questione Meccariello, ma non c’era il difensore che poteva alzarci il livello. Credo che nei giornali nei momenti di crisi meno si parli è meglio è, a volte si parla solo per cercare alibi. Ora i giocatori e il direttore di alibi non ne hanno più. Devono dimostrare che quello in cui credevano è una cosa vera”.

Sezione: Serie C / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 12:18 / Fonte: calciobenevento.it
Autore: Antonio Vistocco
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