Non sarà un Natale felice in casa Turris. Sarà probabilmente l'ultimo tra i professionisti, vista l'estenuante e negativa prima parte di stagione, coincisa con la presidenza di Ettore Capriola. Un arrivo, quello dell'imprenditore edile tramite la Sport & Leisure, caratterizzato sin da subito da problematiche e polemiche con la precedente gestione. A partire dal primo giorno dell'era Capriola, quel 15 luglio in cui l'attuale presidente si affacciò in piazza per segnalare come uno dei soci di minoranza non volesse firmare il passaggio di quote. Un passaggio salutato con un sospiro di sollievo dalla tifoseria visti i rapporti non più idilliaci con il precedente patron Colantonio, dimissionario sin dal mese di maggio. 

La nuova gestione, partita con proclami trionfalistici, si è però presto trasformata in un buco nell'acqua. Il mercato estivo è stato di basso profilo: tanti gli addii di lusso, nell'ottica di un ridimensionamento economico, mal bilanciati da arrivi di calciatori che non hanno praticamente lasciato il segno. Un ridimensionamento resosi necessario dalla mancanza di una fideiussione aggiuntiva per tutelare la parte del monte-ingaggi che sforava il milione di euro, coperto dalla classica fideiussione presentata in sede d'iscrizione. Una problematica emersa nelle prime due giornate di campionato, giocate con formazioni imbottite di under contro Monopoli e Potenza.

Se sul campo, però, la Turris aveva iniziato a macinare punti sotto la guida di un tecnico esperto come Conte (a proposito, non è più lui l'allenatore ma il comunicato ufficiale non è mai arrivato), fuori i problemi non sono mai finiti. Al punto di penalità ereditato dalla precedente gestione per la questione fideiussione, sono arrivati nel mese di novembre altri quattro punti di penalizzazione in merito ai mancati versamenti INPS di luglio e agosto di circa 165mila euro. In precedenza, come se non bastasse, era arrivata la richiesta di pignoramento da parte dell'ex socio di minoranza Di Franco mentre in contemporanea l'ormai ex direttore Napolitano aveva parlato di un "cumulo di bugie" da parte della società. Subito dopo, ciliegian sulla torta di un  novembre infausto, si era svolta la trasferta di Biella, contro la Juventus Next Gen, operata non in aereo, come consuetudine degli altri club, ma con un treno notturno tra mille polemiche dei tifosi.

Nel frattempo tutte le trattative per la cessione del club non sono andate a buon fine, con Capriola che, nonostante le difficoltà, non ha trovato l'accordo con la cordata di imprenditori rappresentata da Ievolella né con un'altra, di respiro internazionale, dichiarata dal presidente ma mai conosciuta dai tifosi corallini. Il tutto senza consegnare la squadra al Sindaco, causando così le ire della piazza.

Sezione: Serie C / Data: Mer 25 dicembre 2024 alle 14:26 / Fonte: Tuttoc.com
Autore: Antonio Vistocco
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