I Lupi salvano l'onore, evitando la sconfitta, proprio in extremis al 94'. La rete di De Cristofaro (un ex di questo match) ha regalato un punto alla squadra di Biancolino, che magari può servire tanto per il morale, ma poco per una classifica che si fa sempre più complicata, ai fini dell'obiettivo principale. Il secondo pareggio consecutivo, ancorchè sul campo di una diretta concorrente, allontana, infatti, ancor di più i Biancoverdi dalle battistrada, Monopoli e Benevento.

E' stata una gara totalmente diversa rispetto a quella disputata a Giugliano otto giorni orsono, vuoi per come era venuto a determinarsi il primo pari (al De Cristofaro, i ragazzi di Biancolino si fecero raggiungere a pochi minuti dal triplice fischio, e videro svanire una vittoria che sentivano già in pugno), vuoi perchè l'avversario di questa sera era di uno spessore tecnico complessivo nettamente superiore a quello dei Tigrotti napoletani. A dirla tutta: se contro la compagine di Bertotto i Lupi hanno gettato alle ortiche due punti d'oro, questa sera il pareggio finale, per come si era messa la partita, può essere accolto come un brodino che si dà ad un ammalato convalescente.

I Lupi erano venuti in Capitanata con il chiaro intento di prendersi tre punti fondamentali per il tentativo di "remuntada" in classifica. Logicamente, l'ostacolo rappresentato dalla compagine di Raffaele non era semplice da superare, perchè Capomaggio e compagni stanno facendo anche quest'anno un campionato da protagonisti, con il loro terzo posto attuale. Ma la cronaca del match ci ha restituito notevoli difficoltà da parte dell'Avellino di avere la meglio sulla coriacea compagine gialloblu. Il primo quarto di gara ha evidenziato una chiara supremazia territoriale e di palleggio da parte dell'Audace Cerignola, che, tuttavia, non ha prodotto i frutti sperati dai padroni di casa. Dalla seconda metà della prima frazione di gioco, l'Avellino è finalmente uscita dal guscio, rappresentato dalla propria trequarti, e le occasioni per i Lupi di passare in vantaggio sono state addirittura tre, una più ghiotta dell'altra, ma clamorosa è stata quella capitata a Patierno, che da pochi passi si è divorato letteralmente il gol del vantaggio avellinese.

Nella ripresa, l'Avellino , dopo aver ricominciato in maniera lusinghiera, portando alcuni attacchi pericolosi alla porta foggiana, i Biancoverdi hanno lasciato forse troppo campo agli avversari, senza riuscire più a spezzare le trame offensive dei padroni di casa con tentativi di ripartenza. La partita si stava avviando ad una stanca chiusura con risultato ad occhiali, allorquando (correva il 78') un erroraccio di Rigione (a nostro avviso ormai inadeguato per fare il titolare al centro della retroguardia avellinese) spalancava la porta a Volpe, che da pochi passi faceva secco l'incolpevole Iannarilli.

Sembrava ormai finita per i Lupi, che avevano sprecato molto ed erano stati puniti troppo severamente (almeno a giudicare dal computo totale delle occasioni da gol su entrambi i fronti), quando è arrivato, praticamente insperato, il gol del pari, a compimento di un'azione corale partita dal fronte sinistro dell'attacco biancoverde, chiusasi con il piattone vincente di De Cristofaro, magnificamente servito dallo scarico di Gori. Il pari accontentava entrambe le squadre, ma per i Lupi era l'ennesima vittoria rimandata.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 gennaio 2025 alle 23:53
Autore: Rino Scioscia
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