I Lupi vengono raggiunti dal Benevento all'89'. Un altro pari esterno dopo quello di Potenza per i ragazzi di Biancolino. Ma se nel capoluogo lucano Sounas e compagni avevano perso malamente due punti, in casa di una compagine assolutamente alla loro portata, questa sera al Vigorito, l'Avellino è costretto a masticare amaro perchè per mera sfortuna non è riuscito a portare a casa tre punti di platino, al cospetto della capolista del girone.
Il 2-2 finale, indubitabilmente sta molto meglio agli Stregoni, che ad un solo minuto dal novantesimo stavano soccombendo. La vittoria dei Lupi stava maturando anche meritatamente, ma il rocambolesco gol del giallorosso Viviani ha restituito un pari ai padroni di casa, che consente loro di mantenere inalterato il vantaggio di sei punti sull'Avelliino.
Al Vigorito è andato in scena un derby avvincente, con le due contendenti che hanno fatto di tutto per superarsi. L'Avellino di Biancolino, che ha potuto avvalersi del provvidenziale rientro di Frascatore, Palmiero e D'Ausilio, ha disputato una signora partita, da vera squadra di rango, dimostrando a sè stessa e al campionato intero che l'attuale classifica è assolutamente bugiarda, e non ci pare affatto una chimera un discorso di promozione che possa interessare in futuro anche l'Avellino. Il campionato è lungo ed i Lupi hanno il dovere di crederci fino in fondo. Almeno a giudicare da quanto hanno dimostrato di saper fare D'Ausilio e soci, specie nel primo tempo, nel quale i Biancoverdi hanno dettato legge, specie a centrocampo, con un'infinità di seconde palle conquistate ad una linea mediana beneventana, forse troppo compassata ed approssimativa.
Eppure, erano stati i padroni di casa a sbloccare la partita, grazie ad un gol di Lanini, che, in evidente posizione di fuorigioco (non visto da arbitro e primo assistente), che aveva raccolto la respinta del palo su tiro di Manconi, nella prima ed unica vera palla gol del Benevento. Tutto questo accadeva al 34'. Ma i Lupi erano vivi ed assai reattivi, e non si davano per vinti. Tanto è vero che nel giro di appena sei minuti la ribaltavano, con il pareggio prima di Frascatore (al 37') su gran colpo di testa, che piegava le mani al portiere giallorosso, e con il raddoppio di D'Ausilio, che sotto miisura aveva infilato nuovamente il giovane Nunziante.
Il primo tempo si chiudeva con l'Avellino assoluto padrone del campo.
Ma la ripresa ha giustamente visto la veemente reazione dei padroni di casa, che hanno cominciato a fare la voce grossa. Tuttavia, l'ottima organizzazione nella fase del non possesso dei Lupi, rendeva l'azione offensiva dei Giallorossi non pericolosa, e comunque controllabile da parte dell'arcigna difesa biancoverde.
L'errore dei Lupi è stato quello di arretrare eccessivamente il proprio baricentro, concedendo troppo campo agli avversari, che, inevitabilmente, con il batti e ribatti sulla trequarti, rendevano molto pericoloso il loro forcing finale. E' mancato forse un pizzico di coraggio in più, perchè nella seconda parte della gara i Lupi avrebbero dovuto cercare di osare un po' di più.

Purtroppo, ad una manciata di secondi dal novantesimo, i giallorossi pervenivano fortunosamente al pareggio con Viviani che metteva in rete da pochi passi un cross dalla destra di Starita, che veniva deviato da un difensore biancoverde proprio sull'accorrente centrocampista beneventano.
Un pari che nella sostanza ci può anche stare, ma che amareggia oltremodo i Lupi, che hanno dimostrato questa sera di essere compagine di rango, in grado di tenere testa alla grande alla corazzata di Auteri.
In definitiva, dal Vigorito di Benevento, sicuramente esce un Avellinoo rinfrancato, con tantissima autostima in più. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 17 novembre 2024 alle 21:20
Autore: Rino Scioscia
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