I Lupi superano il Crotone sul filo di lana, dopo avere subito il gol del pareggio a due minuti dal tempo regolamentare. Un gol di Patierno, che ha deviato di testa nella porta avversaria, in maniera quasi impercettibile, un cross vincente dalla sinistra di Cagnano, in pieno recupero ha dato  tre punti di platino all'Avellino. "In cauda  venenum" dicevano i Latini, ed effettivamente il match tra Lupi e Pitagorici si è deciso  proprio negli istanti finali. Sarebbe stato un pareggio-beffa per l'Avellino, se non fosse arrivato questo rocambolesco gol-partita. I Lupi erano passati in vantaggio una prima volta a metà ripresa, grazie ad un tocco sotto misura di Rigione che aveva messo dentro la sfera dopo aver raccolto il cross da calcio d'angolo del neo entrato Palumbo.

Proprio l'ingresso in campo del giovane fantasista scuola Juve, ha spostato definitivamente gli equilibri della gara dalla parte dell'Avellino. E dire che Biancolino, così come aveva fatto quindici giorni orsono con la Turris, aveva preferito giocare inizialmente con Palmiero in media, coadiuvato da De Cristofaro. La rinuncia iniziale al talento e alle geometrie del brillante centrocampista italo-norvegese, aveva condizionato in negativo l'intero primo tempo e buona parte anche della ripresa. E sì, perchè per un'ora circa di gioco, l'Avellino ha balbettato a centrocampo in fase di possesso, ed è stata decisamente soverchiata dai Pitagorici nella zona nevralgica del campo, dove si avvertiva in maniera palmare la superiorità numerica degli ospiti rispetto ai Biancoverdi.

Schierato con il 4-3-1-2 (con Panico a ridosso della coppia d'attacco Lescano-Patierno), l'Avellino prestava decisamente il fianco, in termini di densità, al gioco intelligente e ritmato dei Calabresi che finivano con il vincere sistematicamente i loro duelli in mediana. al cospetto dei due soli uomini in maglia biancoverde (Palmiero e De Cristofaro). Dunque la scelta tattica di Biancolino non si rivelava efficace, anche in ragione di una prima parte di gara in cui Panico brillava per la sua evanescenza e Sounas faticava a carburare sulla trequarti. Meno male per i padroni di casa che il Crotone, benchè avesse preso possesso della zona nevralgica del campo, non riuscisse a creare azioni da gol pericolose.

Il problema davvero palmare nella fase di possesso dei Lupi veniva corretto solo a ripresa inoltrata con l'ingresso in campo di Palumbo in luogo di un Palmiero decisamente sottotono. Per la verità, Biancolino decideva anche di modificare assetto tattico, escludendo dai giochi Lescano a favore di D'Ausilio. Ma la differenza la faceva concretamente il fantasista scuola Juve, che, prima con un fantastico cambio campo di quaranta metri, proprio appena entrato, consentiva ai Lupi di conquistare un importante calcio d'angolo. E poi, con l'efficace cross dalla bandierina, forniva l'assist a Rigione per il gol dell'uno a zero biancoverde. Nel finale sono arrivati, poi i due gol, uno per parte, che hanno reso avvincente ed emozionante la coda del match.

In conclusione, i Lupi hanno portato a casa tre punti di platino, ma Biancolino, con le sue scelte cervellotiche ed improduttive, stava rischiando di compromettere l'esito di una gara fondamentale per la rincorsa al primo posto da parte dell'Avellino. Speriamo che il Pitone tragga il necessario insegnamento dai suoi errori tecnico-tattici. Magari, chissà, cominciando a pensare seriamente che un centrocampo a tre, improntato sulla contemporanea presenza di Palmiero, Palumbo e De Cristofaro,. in luogo di un inutile trequartista in più, potrebbe davvero fare la differenza per il prosieguo del campionato.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 16 febbraio 2025 alle 19:05
Autore: Rino Scioscia
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