C'era molta attesa tra i tifosi biancoverdi per questo derby casalingo con il Sorrento, che desideravano ardentemente vedere tornare alla vittoria i Lupi. C'era assoluto bisogno in casa biancoverde di questi tre punti per corroborare una classifica assolutamente deficitaria, almeno ai fini dell'alta classifica. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Ma l'Avellino di Biancolino ha dovuto soffrire, e non poco, specie nei minuti finali, per via di un Sorrento indomito, agile e davvero ben messo n campo, che fino al 94' non ha mai smesso di insidiare la porta difesa dall'ottimo Iannarilli. L'esperto pipelet irpino ha respinto da par suo, in almeno due occasioni, i tentativi di pareggiare da parte dei Costieri. Che, ad onor del vero, se avessero agguantato il pari, di certo non avrebbero rubato nulla.
I Lupi con molta più fatica di quanto non potesse essere previsto alla vigilia (anche in considerazione dell'incredibile campionato che stanno disputando i Rossoneri, addirittura davanti in classifica, con un punto in più dell'Avellino) sono riusciti a portare a casa una vittoria di fondamentale importanza per la compagine cara al presidente D'Agostino, costretta a rincorrere il battistrada Benevento, soprattutto per la falsa partenza nelle prime maledette cinque giornate di campionato, targate Pazienza.
Il primo tempo è stato di chiara marca avellinese, anche perchè il quadro tattico del match è mutato già al 7', in occasione del gol fortunoso dei Lupi su tiro di De Cristofaro, deviato in maniera determinante da un intervento maldestro di un difensore sorrentino, che ha spiazzato l'incolpevole pipelet rossonero. Un quadro tattico tutto favorevole alle ripartenze dei Lupi, e tutto in salita per un Sorrento generoso, ma alquanto spuntato in avanti.
I ragazzi di Biancolino hanno spinto per tutta la prima frazione di gioco alla ricerca del gol che avrebbe messo in ghiaccio l'esito del match. Ma la compagine costiera non è stata a guardare ed ha fatto la sua partita, senza pensare tanto alle veloci ripartenze avellinesi. Con Russo sulla sinistra, l'Avellino ha portato diverse insidie alla porta sorrentina, ma un po' di precipitazione, e la scarsa vena di Redan e soprattutto Patierno, hanno lasciato il punteggio inalterato.
Nella ripresa il Sorrento ha alzato ulteriormente il proprio baricentro, mostrando oltre alla buona volontà anche un ottimo palleggio ed idee abbastanza chiare sulla trequarti. Intorno all'ora di gioco, Biancolino ha tolto dalla contesa Russo ed ha inserito D'Ausilio, ed ha avvicendato De Cristofaro con Sounas. Con l'ingresso in campo del furetto ex Cerignola, i Lupi hanno portato nuovamente insidie pericolose nella trequarti sorrentina, non finalizzate proprio al momento della stoccata decisiva. 
Ma, man mano che passava il tempo, i guai dell'Avellino aumentavano sempre di più, fino ad arrivare all'ultimo quarto d'ora di gioco, con l'Avellino che non faceva più filtro e con gli avversari che invadevano la trequarti biancoverde da tutte le parti. A ciò si aggiunga anche il fatto che gli ultimi due cambi di Biancolino, non sono valsi a tamponare l'incedere degli avversari: Armellino per l'esausto Palmiero, ma soprattutto l'inutile Vano per Patierno, non ha dato ossigeno al non possesso dei Lupi. Probabilmente, in un quadro tattico che chiamava l'Avellino alle ripartenze, sarebbero servito molto di più i vari Toscano e Tribuzzi (stranamente ignorati ancora una volta dal tecnico napoletano), che avrebbero potuto ribaltare con le loro verticalizzazioni il fronte d'attacco, e soprattutto far respirare la difesa biancoverde.
Invece, gli ultimi minuti la squadra di Biancolino ha sofferto tantissimo, e solo un grande Iannarilli ha evitato ai Lupi il quinto pareggio consecutivo, che sarebbe stata una vera iattura per un Avellino assolutamente bisognoso di vittorie per risalire la classifica.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 dicembre 2024 alle 21:03
Autore: Rino Scioscia
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