Dopo il pari di Benevento, anche il match casalingo dei Lupi contro il Catania si chiude sul 2-2. Ma se il punteggio finale contro le due rivali di maggiore rango è identico (2-2), il sapore ed il significato appaiono diversi.
Il punto conquistato al Vigorito, al di là dell'amarezza finale, aveva restituito un pizzico di ottimismo alla tifoseria biacoverde. Il pareggio interno contro gli Etnei, ha viceversa lasciato tanti interrogativi sulla truppa di Biancolino.
E' vero che due pareggi al cospetto delle squadre più forti del girone possono starci indiscutibilmente. Ma ci pare palmare la sensazione che la compagine biancoverde sia  accostabile alla condizione del "vorrei ma non posso".
L'Avellino, per via del notevole ritardo accumulato dopo la fallimentare esperienza con Pazienza sulla panchina (appena tre punti in cinque gare), era ed è tuttora nella spiacevole condizione di non potere accontentarsi di un pareggio neppure in un confronto duro ed impegnativo come si presentava quello con la squadra di mister Toscano. Ma, al tirar delle somme, la gara odierna contro gli Etnei si è rivelata molto più difficile di quanto non si potesse attendersi alla vigilia. I rossoazzurri siciliani hanno giocato una grande partita, presentando un centrocampo dinamico e molto propositivo, che ha davvero fatto la voce grossa in campo. Solida e compatta, la compagine etnea ha offerto un calcio anche esteticamente apprezzabile, tenendo a lungo il pallino del gioco in mano. Sounas, Palmiero e De Cristofaro sono stati sorpresi dall'efficace palleggio avversario, che li ha costretti a girare a vuoto. Davvero una gran bella squadra, quella di Toscano, che sicuramente reciterà un ruolo di primissimo piano in questo campionato.
La partita avrebbe potuto avere una svolta molto positiva per i Lupi se a metà primo tempo Patierno avesse messo a segno il penalty decretto dall'arbitro per atterramento in area siciliana di Frascatore. Ma il bomber pugliese si è fatto parare il tiro dal dischetto. Scampato il pericolo gli ospiti si sono fatti via via sempre più minacciosi dalle parti di Iannarilli, e al 40'sono passati in vantaggio con D'Andrea.
L'Avellino del secondo tempo si è mostrato molto più convinto ed insistente ed è pervenuto praticamente subito al pareggio con il primo gol in maglia biancoverde del redivivo Redan, che tutto solo davanti al portiere etneo non ha fallito il bersaglio.
Sembrava tutto risolto per i Lupi, invece,dopo soli sette minuti il Catania si è riportato nuovamente in vantaggio a seguito di una mischia in area risolta con una zampata dall'agile e sgusciante Stoppa. Tutto da rifare peer i Lupi, che hanno continuato a spingere con molta generosità acciuffando il pareggio definitivo a pochi minuti dal termine con il secondo gol di Redan, con un rasoterra di ottima fattura.
Alla fine, si può tranquillamente affermare che l pareggio è il risultato più equo, ma per i Lupi di Biancolino, si tratta di un'altra occasione sprecata. Nelle ultime quattro gare l'Avellino ha notevolmente frenato la propria rincorsa verso la vetta, considerati i miserrimi tre punti conquistati in quattro gare. Dopo le brillanti sei vittorie consecutive, sembra già svanito l'effetto positivo della cura Biancolino, che, diciamolo francamente, sta lasciando a desiderare soprattutto in sede di gestione e lettura della gara, con cambi che non si stanno rivelando particolarmente efficaci.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 novembre 2024 alle 12:57
Autore: Rino Scioscia
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