Il Sogno biancoverde ha lasciato il posto ad una meravigliosa realtà: l'Avellino, dopo sette lunghi anni, è tornato in serie B. A Potenza, dove è andato in scena Sorrento-Avellino, penultimo atto di questo incredibile campionato di Lega Pro, Girone C, i Biancoverdi hanno battuto 2-1 i Costieri, e così anche la matematica ha dovuto arrendersi allo strapotere dei Lupi, e l'agognato approdo in Cadetteria è diventato ufficiale.

E pensare che alla quinta giornata di questa stagione, per certi versi irripetibile, l'Avellino di Michele Pazienza aveva messo insieme la miseria di soli tre punti. I Lupi erano terzultimi e distavano addirittura nove lunghezze dalla capolista Benevento, e sette dal Cerignola, che sarebbe diventata una grande protagonista del girone C. La scelta era stata coraggiosa, se non azzardata: affidare la squadra all'allenatore della Primavera, quel Raffaele Biancolino, che non aveva mai guidato una squadra professionistica. Ma le sei vittorie consecutive avevano da subito tacitato i più critici e scettici, ed il Pitone aveva ricevuto la fiducia in via definitiva da parte della società.

Poi, dopo l'imprevista debacle interna con il Taranto (che poi, al pari della Turris è stata cancellata dal torneo perchè inadempiente nel pagamento degli stipendi ai tesserati), la fiducia dei tifosi nei confronti di Biancolino e della squadra era tornata a scendere. Poi, tra alti e bassi l'Avellino aveva ripreso la sua corsa, mantenendosi nei piani alti della classifica e conservando la possibilità di potersi giocare le proprie carte nel girone di ritorno.

E proprio nella seconda parte della stagione, anche grazie ai nuovi innesti nella rosa (con l'arrivo di Panico, Todisco, Manzi, Palumbo, Cagnano e Lescano), dopo la sconfitta inopinata di Foggia,  la squadra irpina si è ricompattata,  rivelandosi travolgente, cominciando ad inanellare una serie pazzesca di vittorie consecutive, che hanno fatto recuperare il terreno perduto nella prima parte del campionato. Con la vittoria di questa sera al Viviani di Potenza, grazie alle reti di Russo e Lescano nel primo tempo, l'Avellino ha raggiunto la decima vittoria consecutiva, ed ha staccato matematicamente il biglietto per la serie B.

Un traguardo che poteva sembrare solo un sogno appena due mesi fa, invece la caparbietà di Biancolino, la fiducia con la quale i suoi ragazzi lo hanno seguito, hanno fatto diventare la compagine biancoverde una inaffondabile corazzata, che è riuscito a staccare, successo su successo, anche la coriacea resistenza del Cerignola, che era stata a lungo in testa al campionato.

Grandi protagonisti di questa fantastica cavalcata sono stati i vari Sounas, Russo, D'Ausilio, Patierno, Palmiero, Enrici, Cancellotti, cui si sono aggiunti i rinforzi di gennaio, che sono stati decisivi: Lescano, Cagnano e lo stesso Martin Palumbo.

Ma un plauso sincero e doveroso va senz'altro alla società, in particolar modo a Giovanni D'Agostino, che, imparando dai propri errori, con scelte oculate ha determinato la insospettabile e meravigliosa metamorfosi alla base di questa grande promozione in serie B, addirittura con una giornata di anticipo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 aprile 2025 alle 01:36
Autore: Rino Scioscia
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