Quello dello Scida di Crotone rappresentava il primo vero esame per il nuovo Avellino, guidato da Raffaele Biancolino. E francamente nessuno potrà dire che i Lupi non lo abbiano superato alla grande. Quando il Pitone era stato annunciato il giorno prima del delicato match infrasettimanale a Torre del Greco, in molti avevano visto nell'avvicendamento con il pavido e confuso Pazienza, un ridimensionamento delle ambizioni dei Lupi. In molti ritenevano Biancolino un tecnico buono solo per garantire una tranquilla salvezza. Banali ed insulsi preconcetti, che fanno molto male al calcio.
Il Pitone ha, invece, zittito anche gli scettici, perchè con la strameritata vittoria di questa sera in Calabria, l'Avellino ha conquistato sette punti in sole tre partite.

Questa gara in Calabria doveva anche confermare la forza della semplicità e del bon senso di Biancolino.
Dopo la vittoria interna contro il Foggia, l'Avellino del nuovo corso era atteso da questo probante banco di prova, al cospetto di un Crotone, anch'esso finito in una crisi profonda. La compagine di Biancolino ha letteralmente dettato legge allo Scida. Sin dalle prime battute di gioco, con il tiro di Patierno dopo neppure due minuti, parato con grande bravura dal pipelet pitagorico, si era capito che l'Avellino aveva la ferma intenzione di portare via l'intera posta in palio. Il gioco assai propositivo dei Lupi, con un continuo possesso palla ed improvvise verticalizzazioni, ha dterminato una palmare superiorità tecnica di Biancoverdi, che con Palmiero, De Cristofaro, D'Ausilio e Sounas hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, al cospetto di avversari sorpresi, spaesati ed incapaci di sottrarsi al "giogo" dei Lupi. 
Dopo un intero primo tempo in cui i Lupi hanno spadroneggiato, occupando costantemente la metà campo crotonese, è arrivato, nei minuti di recupero, la splendido gol di Sounas, che di testa, dopo aver raccolto un magnifico cross di D'Ausilio, ha messo la sfera alle spalle del portiere calabrese. 
L'apertura di ripresa non ha di certo marcato alcuna discontinuità nell'atteggiamento dei ragazzi di Biancolino, che, ancora con la premiata ditta D'Ausilio-Sounas hanno firmato il raddoppio. Il due a zero dei Lupi ha letteralmente messo in ginocchio Gomez e compagni, che non sono stati capaci di fronteggiare lo strapotere avellinese. Dopo pochi minuti dal secondo gol del fantasista greco, è arrivata anche la marcatura del bomber Patierno, che ha raccolto un cross dalla destra di De Cristofaro, e con una zampata delle sue ha messo in rete il tris.
Dopo la prima ora di gioco, con il risultato ampiamente acquisito, i Lupi hanno cominciato a gestire, controllando agevolmente il match. A tempo ormai scaduto è arrivato anche il gol personale di Russo, a siglare un poker che rimette di diritto l'Avellino nel gioco delle pretendenti all'alta classifica.


Sono bastati appena duecentosettanta minuti di gioco per vedere letteralmente trasformati i ragazzi in maglia biancoverde. Con Pazienza erano "ingabbiati" nelle pretenziose ed al contempo astruse alchimie tattiche del mister di San Severo. Con Biancolino, Sounas e compagni possono finalmente tornare ad esprimere se stessi, a giocare liberi da quelle limitazioni tattiche inutili, se non addirittura deleterie, imposte da Pazienza, che mal si conciliavano con le attitudini e caratteristiche dei singoli interpreti in campo.
Biancolino, giova ribadirlo, ha messo al centro della sua proposta tecnica la semplicità ed il buon senso, dando modo all'estro e alla fantasia dei suoi ragazzi (che, presi singolarmente, rappresentano il meglio che c'è in questa categoria) di esprimersi al meglio. Ed i calciatori dell'Avellino stanno già ripagando e rispondendo alla grande.
Ora manca solo la continuità perchè i Lupi possano tornare a recitare il rolo che compete loro, quello dei protgonisti assoluti.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 ottobre 2024 alle 00:21
Autore: Rino Scioscia
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